Fare teatro a scuola è ormai una prassi piuttosto comune, ma forse non ci chiediamo abbastanza spesso il motivo per cui proponiamo ai nostri alunni proprio quest’attività e non un’altra.
Perché fare teatro a scuola?
Svolgere un progetto teatrale con la propria classe non può essere una scelta casuale né un riempitivo, ma dev’essere una scelta precisa, fatta in base alle esigenze e alle caratteristiche della classe.
In questo post provo a spiegarti una delle motivazioni secondo me più importanti dietro alla decisione di fare teatro a scuola (specie in questo momento storico così particolare): per l’espressione delle emozioni.
Io consiglio di fare il teatro
perché è uno strumento sintetico di educazione sociale, di responsabilità, di espressività,
di tutto quello che un uomo ha da tirare fuori.
Per questo dico agli insegnanti: fatelo fare.
Non è importante far diventare tutti attori, ma persone espressive.
Roberto Piumini
TEATRO A SCUOLA PER ESPRIMERSI
Il teatro consente al bambino l’espressione di sé, ed in particolare di quella parte di sé che nella quotidianità non sempre può emergere: quella legata alla fantasia e all’immaginario, alle emozioni, alla sperimentazioni di dinamiche di relazione diverse da quelle ordinarie.
Fare teatro a scuola regala inoltre ai bambini più riservati la possibilità di andare oltre la timidezza, di superare quella paura (di sbagliare, di essere presi in giro…) che è spesso presente durante la normale attività scolastica.
Come avviene questa magia? Attraverso il COME SE del teatro, la tacita convenzione che è solo un gioco, che stiamo “facendo finta”, che non ci saranno conseguenze reali se si commettono errori. Il COME SE protegge il bambino e la sua sensibilità, gli consente di esprimersi senza preoccuparsi di sbagliare o di essere giudicato.
TEATRO A SCUOLA PER CONOSCERE LE EMOZIONI
Le risposte sono tante: le idee, le riflessioni, l’immaginario, le paure… in una parola, LE EMOZIONI.
Le emozioni sono un elemento centrale del teatro:
- L’emozione di chi è in scena e sta raccontando qualcosa
- L’emozione del pubblico che ascolta
- L’emozione che si crea tra attori e pubblico, nello stare insieme e condividere un’esperienza
Ma le emozioni sono un punto chiave ancora prima dell’eventuale rappresentazione, perché entrano in gioco fin dall’inizio, dall’esperienza del teatro come semplice laboratorio o attività di classe.
LE EMOZIONI A TEATRO
Fare teatro comporta due azioni molto importanti per lo sviluppo emotivo del bambino:
- RICONOSCERE LE EMOZIONI
Attraverso i giochi teatrali e l’improvvisazione, il bambino impara a distinguere le varie emozioni, a DARE UN NOME A CIASCUNA senza metterle in un unico calderone indistinto (spesso quello della rabbia…), a saper riconoscere le emozioni dentro di sé e negli altri intorno a lui. - GESTIRE LE EMOZIONI
Il secondo passo, successivo al riconoscimento delle emozioni, è IMPARARE A GESTIRLE, a saperle dosare a seconda della situazione. Anche in questo caso il teatro è uno strumento potentissimo: attraverso la pratica teatrale e la finzione scenica, il bambino impara a esprimere le emozioni in maniera sana, senza restarne in balìa ma vivendole invece come soggetto attivo.